Ecommerce farmaceutico: una realtà in crescita

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Ecommerce farmaceutico: una realtà in crescita

Uno dei settori più interessanti del commercio elettronico, sotto vari punti di vista, è quello dell’ecommerce farmaceutico. Negli ultimi anni, le farmacie italiane online, sono cresciute costantemente a testimonianza di un interesse imprenditoriale, ma anche di un pubblico sempre più orientato all’acquisto online, anche quando si tratta dell’ambito sanitario. In questo articolo scatteremo la fotografia del settore, capiremo che cos’è un ecommerce farmaceutico e come aprire questo negozio online.

Sempre più farmacisti online con l’ecommerce farmaceutico

La fotografia dello stato dell’arte nel settore dell’ecommerce farmaceutico, in questo caso, è abbastanza semplice da ritrarre. Per aprire una farmacia, benché online, serve un’autorizzazione del Ministero della Salute. Questo, chiaramente, consente di tracciare con assoluta precisione il numero di soggetti che vendono online.

Secondo una ricerca di Pharmacy Scanner, ad aprile del 2023 gli ecommerce farmaceutici italiani sono 1.379. Il dato conferma una crescita media annua prossima al 35%, con un picco a cavallo tra il 2020 e il 2021 probabilmente causato dalla pandemia. È interessante osservare, poi, la distribuzione territoriale: Campania (263), Lombardia (162), Lazio (137), Piemonte (131) ed Emilia Romagna (109) coprono da sole il 60% del settore.

In totale, secondo i dati di Iqvia, le farmacie online in Italia hanno fatto registrare nel 2022 un fatturato di 673 milioni di euro, in crescita del 24% rispetto all’anno precedente. Un risultato di riguardo se si considera, come vedremo, che non tutti i farmaci possono essere acquistati online. Tra i prodotti che trainano il mercato, quelli trainanti sono certamente gli integratori (332 milioni di euro).

Che cos’è un ecommerce farmaceutico

Prima di proseguire, quindi, soffermiamoci per un momento su che cos’è un ecommerce farmaceutico. L’ecommerce che vende farmaci non è, banalmente, la trasposizione della farmacia sotto casa. Almeno al momento, infatti, presso gli ecommerce farmaceutici è possibile acquistare solamente farmaci da banco, ossia quelli che non prevedono la prescrizione medica. In questa definizione, può venire in soccorso le specifiche del Ministero: «La vendita online è possibile solo per i farmaci senza obbligo di prescrizione, cosiddetti SOP, che comprendono i farmaci da banco, anche detti OTC (Over The Counter), che sono medicinali da automedicazione e che come tali vengono indicati solitamente per disturbi di lieve entità. Sono usati per un breve periodo di tempo e per essi non è necessario l’intervento del medico. Un bollino sulla loro confezione li rende facilmente riconoscibili».

I vantaggi di un ecommerce farmaceutico, dal lato del consumatore, tuttavia, sono innumerevoli. In primo luogo il fattore che spinge maggiormente l’acquirente a scegliere questa modalità di acquisto: il prezzo. In molti casi, i prodotti acquistati online hanno prezzi più bassi fino al 30% rispetto a quelli venduti nei retail fisici. In tal senso, occorre specificare che sia nel caso di SOP che OTC, vige l’obbligo di applicare lo stesso prezzo del retail. Per quanto riguarda integratori, cosmetici, dispositivi medici, parafarmaci, alimenti, nutraceutici, prodotti per la celiachia, alimenti addizionati e prodotti senza lattosio, invece, non esiste questo genere di obbligo. In secondo luogo offrono la possibilità di acquistare in qualsiasi momento, evitando le normali code di un negozio fisico. Infine, consentono di scegliere da un catalogo praticamente infinito.

L’apertura di una farmacia online, però, è un’opportunità anche per l’imprenditore. Una farmacia tradizionale, tendenzialmente, è un esercizio di prossimità: essa serve clienti che si trovano in un raggio di pochi chilometri. Un ecommerce farmaceutico, invece, si apre a un pubblico molto più ampio, che valica i confini territoriali. Inutile dire, poi, che, come per tutti gli ecommerce, questo continua a funzionare anche quando un negozio fisico è chiuso, aumentando le possibilità di acquisto per l’acquirente.

Come aprire un ecommerce farmaceutico

Questi dati potrebbero invogliare molti a tentare l’avventura nel settore farmaceutico. Tuttavia, seppur senza ricetta, vendere farmaci online significa seguire un iter burocratico ben preciso e non proprio semplicissimo. Al di là delle ovvie implicazioni dell’apertura di un negozio online, come l’apertura di una Partita IVA o l’acquisto di un dominio, per avviare un ecommerce farmaceutico è necessario presentare la SCIA, cioè la Segnalazione Certificata di Inizio Attività, presso il Comune dove si svolge l’attività e presso la Camera di Commercio. Il passaggio successivo è rappresentato dall’autorizzazione dell’Autorità Territoriale competente, la Regione o la Provincia autonoma dove risiede l’esercizio commerciale. L’ultimo step, infine, è l’autorizzazione del Ministero della Salute. Attraverso questa pagina del sito ministeriale, si presenta la richiesta. Se tutto risulterà corretto, l’autorizzazione ministeriale arriverà entro 30 giorni. Per una spiegazione più dettagliata, fermo restando che esistono aziende che accompagnano verso l’apertura di un ecommerce farmaceutico, è possibile fare riferimento a questa pagina web del Ministero della Salute.

Alcuni consigli per un ecommerce farmaceutico vincente

Un ecommerce farmaceutico, al di là dell’iter autorizzativo e degli obblighi di legge, non differisce da qualsiasi altro ecommerce. Per esso, quindi, valgono gli stessi consigli di qualsiasi altro ecommerce. Trattandosi di salute, però, è fondamentale trasmettere sicurezza al potenziale acquirente, che deve potersi fidare dell’esercizio dal quale potrebbe acquistare. Questo significa comunicare con precisione modalità di conservazione, di trasporto e tutto quanto può dare al consumatore rassicurazioni in materia.

Un’altra regola aurea, valida anche in altri settori, è la specializzazione. Il settore farmaceutico, praticamente, è sconfinato. Scegliere la propria nicchia significa dare al consumatore una proposta di valore (la propria specializzazione e competenza), ma anche evitare di dover gestire cataloghi troppo estesi. La strategia di promozione, in tal senso, può basarsi su contenuti altamente specializzati nel settore che si è scelto. Per esempio, un ecommerce che ha deciso di specializzarsi in integratori offrirà contenuti – sia sul blog che sui social – che si concentrano su questi.

Chiudiamo con una raccomandazione. Il settore, come dimostrano gli ultimi dati di Netcomm, sono in crescita. Probabilmente continueranno a esserlo, ma con una spinta leggermente inferiore in virtù della fine della pandemia, che ha fatto crescere il settore anche mentre altri rallentavano la crescita. Prima di lanciarsi in questa sfida, quindi, occorre valutare con attenzione l’impresa.

Autore

  • Marco Di Bello

    Dal 2015 sono il Responsabile dell'Ufficio Stampa di Ecommerce HUB. In questo ruolo mi occupo di coordinare tutte le attività di PR con la stampa e di promuovere l'immagine dell'evento attraverso interviste, dirette e altri contenuti.