L’importanza dei microdati nell’ecommerce

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L’importanza dei microdati nell’ecommerce

La user experience nel commercio elettronico, spesso, inizia ancor prima di accedere all’ecommerce stesso. Inizia, cioè, quando l’utente si trova in una fase molto alta del funnel, alla ricerca del prodotto/servizio che risponde alle sue esigenze d’acquisto. È per questo che un corretto utilizzo dei microdati nell’ecommerce può migliorare i risultati di vendita. A partire da meta_title e meta_description fino a tutti gli altri, in questo articolo spiegheremo perché è importante sfruttare sino in fondo i vantaggi offerti dai metadati nell’ecommerce e come scegliere quelli più adatti alle proprie esigenze. Prima, però, partiamo dalla definizione dei microdati.

Che cosa sono i microdati e quali sono i vantaggi

I microdati sono piccole porzioni di codice che consentono di offrire varie informazioni sui prodotti/servizi che vengono offerti nell’ecommerce. Tecnicamente, i microdati sono dei marcatori semantici che riportano delle informazioni specifiche e aiutano i motori di ricerca a interpretare il contenuto della pagina in modo più accurato, a tutto beneficio del consumatore finale.

Essi consentono, inoltre, di offrire informazioni aggiuntive agli spider dei motori di ricerca, migliorando anche il posizionamento all’interno dei motori di ricerca. I microdati sono scritti attraverso il linguaggio di marcatura di schema.org, che offre un vocabolario di dati strutturati condiviso e, dunque, comprensibile a tutti i principali motori di ricerca.

I vantaggi dell’utilizzo dei microdati su un sito ecommerce

Come abbiamo detto, i microdati descrivono al meglio il contenuto di una pagina, anche se si tratta della pagina di un ecommerce. Nello specifico, attraverso i microdati, è possibile inserire alcune informazioni relative al prodotto/servizio, tipiche del commercio online: il prezzo di vendita, la disponibilità, le recensioni e molto altro ancora. Questo, ovviamente, è fondamentale per il cliente, che può avere informazioni basilari sin dalla prima fase del processo di acquisto.

L’utilizzo dei microdati, però, non è solo a beneficio del consumatore. Anche i motori di ricerca possono trarre vantaggi da questi marcatori semantici. Basti pensare che i microdati offrono la possibilità di indicizzare in maniera più accurata la pagina web. Questo si traduce in risultati più pertinenti alle esigenze del consumatore e, quindi, in una migliore competitività sul mercato: a parità di fattori, il consumatore sarà sempre attratto dal sito che gli offre un’esperienza d’acquisto più ricca e appagante.

Quali sono i microdati per ecommerce

Come abbiamo visto, i microdati sono dei marcatori semantici strutturati secondo il linguaggio di marcatura di schema.org. Questo offre diversi marcatori, tra cui i microdati per ecommerce. Essi sono numerosi, come è possibile verificare direttamente dalla pagina dedicata, ma tra i principali possiamo indicare:

    • name: è un campo di testo che sta a indicare il nome del prodotto;
  • category è un campo dove può essere inserito del testo, un url o il CategoryCode che sta a indicare la categoria del prodotto;
  • size: è una stringa di testo dove possono essere inserite informazioni relative alla taglia del prodotto;
  • weight: in questo campo è possibile inserire il peso del prodotto;
  • width: analogamente, in questo campo si può inserire la larghezza del prodotto;
  • height: ancora, questo campo consente di indicare l’altezza del prodotto;
  • offers: è il campo in cui si possono inserire informazioni di acquisto del prodotto, come il prezzo del prodotto e le modalità di transazioni ammesse.

Chiaramente, come si può vedere dalla pagina del progetto schema.org, si possono inserire molte altre informazioni: dal codice EAN all’immagine del prodotto, passando anche attraverso le recensioni. Com’è facile intuire, quindi, rappresentano una “miniera” di informazioni per l’utente che, senza neanche accedere al sito web, può farsi un’idea di massima del prodotto, delle sue caratteristiche, del prezzo d’acquisto e dei pareri di altre persone che hanno già acquistato il prodotto.

Come si implementano i microdati in un sito ecommerce

L’implementazione dei microdati in un sito ecommerce non è particolarmente complessa. È sufficiente una conoscenza di base del codice HTML, oltre che dei marcatori che si intende utilizzare, per inserirli correttamente nella pagina del prodotto. Tuttavia, la maggior parte delle piattaforme di ecommerce offrono oggi la possibilità di implementare con semplicità i microdati. Alcune, in particolare, integrano già di base tale funzionalità, rendendo l’utilizzo dei microdati praticamente automatico. Altre, invece, possono essere integrate attraverso dei semplici plug-in, che consentono di adottarne l’utilizzo.

È evidente, però, che non è sufficiente adottare, in maniera indiscriminata, tutti i marcatori offerti per l’ecommerce. Alcuni, infatti, potrebbero essere superflui, altri addirittura controproducenti ai fini dell’acquisto. In tal senso, è fondamentale conoscere il pubblico al quale ci rivolgiamo per scegliere quelli più adatti alle loro esigenze. In questo modo andremo a rispondere alle domande che davvero servono per convincere il consumatore. In questo lavoro di definizione delle informazioni utili per il consumatore possono essere d’aiuto i suggest di Google, strumenti di analisi specifici per la SEO o le recensioni ricevute.

Autore

  • Marco Di Bello

    Dal 2015 sono il Responsabile dell'Ufficio Stampa di Ecommerce HUB. In questo ruolo mi occupo di coordinare tutte le attività di PR con la stampa e di promuovere l'immagine dell'evento attraverso interviste, dirette e altri contenuti.