E-commerce: nuova normativa europea sull’IVA dal 1° Luglio. Cosa cambia?

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E-commerce: nuova normativa europea sull’IVA dal 1° Luglio. Cosa cambia?

La rapida crescita delle vendite online nell’ultimo anno e mezzo ha accelerato, tra le altre cose, anche l’attuazione delle modifiche previste dalla riforma del sistema IVA dell’UE.

La normativa europea in materia fa parte del pacchetto e-commerce, che ha l’obiettivo di semplificare gli obblighi relativi all’imposta sul valore aggiunto (IVA) per le imprese impegnate nell’e-commerce transfrontaliero.

Possiedi o gestisci un e-commerce con il quale vendi anche in europa? Allora questa normativa interesserà anche te e noi di Ecommerce HUB ti spiegheremo con semplicità come preparare la tua attività 🙂

 

E-Commerce e IVA: cosa cambia da Luglio?

Precisamente dal primo luglio 2021, entreranno in vigore le nuove soglie per l’adempimento dell’IVA in Italia e il regime speciale opzionate detto one stop shop (Oss) per gli e-commerce che vendono beni e servizi a consumatori in tutta l’Unione Europea. Queste nuove regole sono state recepite in Italia con D.Lgs. n. 83/2021 in base al quale si considerano effettuate

La direttiva IVA include le seguenti modifiche alla riforma:

  • eliminazione delle soglie nelle vendite a distanza
  • fine dell’esenzione IVA sulle importazioni di spedizioni di basso valore
  • responsabilità dell’IVA sui marketplace per le vendite a distanza di beni importati da paesi terzi

Per comprendere meglio il significato di questi cambiamenti, è importante che prima diamo uno sguardo alla situazione attuale.

 

La situazione attuale dell’IVA nell’e-Commerce

Attualmente, quando il fatturato annuo di un e-commerce derivante dai clienti di altri paesi europei supera una certa soglia, il negozio online deve registrarsi presso l’autorità fiscale del Paese a cui fornisce i prodotti e tassare la tassa di quel Paese.

Ma se il negozio online non supera quella determinata soglia, nella fatturazione per i clienti all’estero verrà applicata solo l’IVA del Paese di origine (ovvero l’IVA del Paese in cui è registrato il negozio online).

 

Proviamo a chiarirlo con un esempio 🙂

Immagina di vendere i tuoi prodotti a consumatori tedeschi e che il fatturato annuo superi i 100.000 € (supponiamo che questa cifra sia la soglia fissata in Germania). In questo caso, è tuo obbligo registrarti ai fini fiscali in Germania, fatturare con l’aliquota IVA applicabile in quel Paese ed effettuare il pagamento dell’IVA in quello Stato.

Ma se il fatturato non raggiunge i 100.000 , non è necessario registrarsi ai fini fiscali in Germania e puoi continuare a fatturare l’aliquota IVA del tuo Paese (in Italia il 22%).

 

La nuova IVA nell’e-Commerce, come funzionerà dal 1° Luglio

Le nuove modifiche stabilite dalla Commissione Europea mirano a migliorare le pratiche nel campo fiscale del commercio elettronico. Questo potrebbe rappresentare una sfida per alcuni negozi online, quindi consigliamo sempre di affidarsi ad un consulente fiscale per snellire la mole di lavoro.

Le principali modifiche incluse nella riforma del sistema IVA e rilevanti per l’e‑Commerce sono le seguenti:

  • ELIMINAZIONE DELLE SOGLIE NELLE VENDITE A DISTANZA (A partire dal 1° luglio 2021, qualsiasi e-Commerce che supera la soglia di 10.000 € di fatturazione annuale derivante dai clienti di altri Stati membri, deve fatturare con l’aliquota IVA del Paese di destinazione.)

Pertanto, con questa nuova riforma, le soglie nazionali vengono abolite in modo che vi sia una soglia unica per tutti gli Stati membri.

La buona notizia è che attraverso il sistema a sportello unico, un portale web attraverso il quale l’IVA viene dichiarata e pagata elettronicamente, non sarà necessario registrarsi ai fini fiscali in un altro Stato. Ciò rende più facile per l’e-Commerce rispettare la legislazione.

Questo sistema di sportello unico avrà il compito di rimettere le tasse riscosse allo Stato comunitario corrispondente.

Per questo, le aziende dovranno registrarsi in questo sistema e conoscere le diverse aliquote IVA applicabili ai loro prodotti nel resto degli Stati, poiché devono essere riportate nelle fatture.

 

  • FINE DELL’ESENZIONE IVA SULLE IMPORTAZIONI DI SPEDIZIONI DI BASSO VALORE (Con le nuove normative, qualsiasi importazione effettuata da un paese che è al di fuori dell’Unione Europea (un paese terzo), sarà soggetta all’IVA dello Stato membro di destinazione indipendentemente dal valore dell’importazione.)

Per quanto riguarda le tasse doganali, se il fatturato è inferiore a 150 € il negozio online dello Stato membro sarà esente dalle tasse doganali. Tuttavia, se il fatturato supera i 150 €, il negozio online dello Stato membro (paese di destinazione) dovrà presentare una dichiarazione doganale completa e sostenere i costi corrispondenti.

 

  • RESPONSABILITÀ PER L’IVA SUI MERCATI PER LE VENDITE A DISTANZA DI BENI IMPORTATI DA PAESI TERZI (Anche i marketplace come Amazon o Ebay saranno considerati venditori ai fini dell’IVA, quindi saranno responsabili della gestione dell’IVA quando la società che utilizza i loro servizi non è stabilita nell’Unione europea ed esporta merci nell’UE.)

 

Istituire un sistema unico europeo dell’IVA che sia più semplificato e riduca le frodi fiscali è stato a lungo uno degli obiettivi principali della Commissione Europea.

Siamo certi che il nuovo sistema dell’IVA aiuterà le imprese europee a trarre pieno vantaggio dal mercato unico e a competere sui mercati mondiali.

Autore

  • Giuseppe Pignataro

    Giuseppe è responsabile dei contenuti del magazine di Ecommerce HUB. Ricopre il ruolo di social media & project manager a La Gazzetta dello Sport ed è ecommerce manager in Epson. Laurea magistrale in Economia e management, master in digital marketing alla London Business School, si occupa di digital e di commercio elettronico dal 2007. Divora libri compulsivamente ed ha una passione smisurata per Frank Sinatra.

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